Riportiamo questo articolo apparso sulla Sentinella del Canavese del 19 marzo 2014 di un evento che ci ha colpiti duramente e che ci ha profondamente amareggiati…

San Giorgio, cento viti recise di notte alla tenuta Fontecuore

Il taglio sotto l’innesto fatto da mani esperte, danni per decine di migliaia di euro. La titolare, Marialuisa Monticelli: «Un’azione che ci lascia senza parole»

imageUn centinaio di viti recise, di netto, proprio al di sotto dell’innesto. La mano che, nei giorni scorsi, probabilmente nella notte, ha segato le barbatelle piantate tre anni fa con un anno di vita e che, per la prima volta, si sarebbero apprestate a produrre qualche grappolo, voleva essere certa che il danno fosse irreversibile. E che quel preciso ettaro e mezzo di vigna della tenuta Fontecuore, nella zona del Misobolo, fosse tutto da rifare. Da capo. Un centinaio di barbatelle piantate in una vigna per la produzione di Erbaluce Docg, come dichiarato alla Camera di commercio rovinate per sempre, tre anni di lavori per accudirle buttati via. Almeno altri quattro per ritornare alla situazione odierna. Un danno, considerando anche il lavoro manuale e la mancaca produzione, di decine di migliaia di euro, per Marialuisa Monticelli e Stefano Desderi, che alla tenuta Fontecuore e al progetto che le ruota attorno stanno dedicando molte energie. Ma, soprattutto, un gesto che lascia sgomenti. «È inspiegabile – spiega Marialuisa Monticelli -. Un’azione che ci lascia senza parole». E che, ovviamente, è stata denunciata ai carabinieri di San Giorgio. «Ci auguriamo che le indagini riescano a risalire al responsabile – aggiunge Monticelli -. Noi pensiamo che in questi giorni, in cui le campagne sono molto frequentate, qualcuno possa avere visto qualcosa. Ovviamente noi siamo a disposizione per qualsiasi segnalazione».
Il danno è stato scoperto lunedì mattina. Difficile risalire esattamente a quando sia accaduto. Forse nel fine settimana o in più momenti, fino a una decina di giorni precedenti. Già, perché il lavoro è stato fatto davvero a regola d’arte. Solo la vigna di Fontecuore è stata presa di mira, pur essendo in mezzo ad altre. E sono stati segati i filari nella parte più esterna, in modo da scoprire il danno solo avvicinandosi alle piante per lavorarle, rigorosamente a mano, secondo la filosofia della tenuta Fontecuore. Una tenuta giovane, quella di Marialuisa Monticelli, psicologa e psicoterapeuta e Stefano Desderi, un passato da dirigente nell’industria, ma che ha già avuto importanti riconoscimenti di qualità per i vini prodotti. Marialuisa e Stefano sono una coppia anche nella vita e hanno deciso di concretizzare un progetto con una filosofia precisa, che utilizza solo metodi naturali e che, accanto alla tenuta, vede anche la fattoria didattica.
Quanto accaduto, soprattutto per le modalità, lascia l’amaro in bocca a Fontecuore e apre una visuale sul mondo delle produzioni di vino della zona che registra, ai danni di altre aziende agricole, altri fatti analoghi.

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