Maria Luisa non ha esitato a prendersi cura dell’antico vigneto di famiglia quando, per ragioni di salute, lo zio materno non è più stato in grado di curarlo come aveva fatto per molti decenni e prima di lui i suoi genitori (i nonni di Maria Luisa).
La vigna è quindi un legame profondo con la terra che la famiglia Nepote Monticelli ha coltivato per circa un secolo attraverso vicende alterne.
Maria Luisa Monticelli, psicologa psicoterapeuta da quasi un ventennio, intravede l’affascinante opportunità di curare la vigna come si può prendersi cura di una persona, mettendo in luce il talento che ognuno di noi ha e che anche ogni vigna sa e può esprimere.
Obiettivo ambizioso, ma esaltante: far esprimere il proprio suolo attraverso le piante su di esso messe a dimora!
Maria Luisa ha iniziato con 3000 mq di viti Erbaluce e il fantastico mix di viti del Canavese rosso che cura pianta per pianta con l’amore e l’attenzione che si dedica ad un figlio, usando quelle precauzioni (raccolta delle sigaraie, concimazione manuali, taglio dell’erba biologico) che sono ormai prassi inusuali nelle coltivazioni estensive volte alla massimizzazione della produzione.
Ogni pianta di vite è un essere vivente con cui bisogna interagire stabilendo un rapporto diretto, mettendo le piante in risonanza con ciò che le circonda fino a stabilire delle relazioni col sistema cosmico di cui facciamo parte.
Solo così Maria Luisa riesce a far esprimere la vite secondo la sua vera ed unica natura che si manifesta nel vino DOC e DOCG Fontecuore: vino che sa far vibrare le emozioni più profonde e sincere perché affonda le sue radici nel rispetto del territorio, dell’ambiente ed è espressione di una cura amorevole e rispettosa delle leggi universali.
Stefano Desderi
(29 maggio 2009)