Il Canavese, storia e territorio

Il Canavese è un vasto territorio che si estende tra laghi, castelli, borghi antichi e boschi fatati, nella provincia di Torino, area Nord e nord-Est, fino alla Valle D’Aosta, comprendendo anche una piccola parte delle provincie di Biella e di Vercelli.

La Natura ha disegnato quest’area con un aspetto pittoresco dovuto all’era glaciale. Infatti, il maestoso ghiacciaio Balteo scendeva dall’attuale Svizzera fino all’attuale area canavesana di vinificazione a Denominazione di Origine Controllata (DOC) del vitigno Nebbiolo e, nella più ristretta cerchia di Caluso e dei Suoi comuni limitrofi tra cui San Giorgio, della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) del vitigno Erbaluce.

Il terreno dell’anfiteatro morenico ha un suolo con un ph quasi sempre sub-acido, poveri di azoto e ricchi di potassio e fosforo, quindi vantaggioso per un’ottima qualità delle uve, anche se ne risentono le quantità, e per la finezza e l’eccellenza del profumo e del gusto.

Il clima è temperato-freddo, caratterizzato da inverni rigidi ed estati calde. Sussistono pericoli grandinigeni che minano le coltivazioni vitivinicole, rendendo la viticoltura sempre un atto col “fiato sospeso”.

Ai piedi della Serra Morenica, si estende il Comune di San Giorgio, un antico borgo Curtis Regia risalente all’anno mille, ricco di storia e di tradizioni. Questo Comune è annoverato tra i grandi cru ad eccellente attitudine e vocazione vitivinicola.

Qui vive Tenuta Fontecuore.

Parchi nei dintorni della Tenuta

Parco provinciale lago di Paglia

5 laghi di Ivrea

I 5 laghi comprendono molti tratti boschivi nei quali passeggiare a piedi, in bicicletta o a cavallo tra i sentieri che li collegano. Questi laghi morenici sono sparsi su un’area di circa 10 Kmq intorno alla città di Ivrea e sono: San Michele a Ivrea, Campagna a Cascinette, Sirio tra Ivrea e Chiaverano, Pistono a Montalto Dora e Nero tra Montalto Dora e Borgofranco d’Ivrea.

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Parco del Gran Paradiso

Il Parco nazionale del Gran Paradiso, istituito nel 1922, è il più antico Parco nazionale italiano insieme al Parco nazionale d’Abruzzo, istituito pochi mesi dopo. Si trova a cavallo delle regioni Valle d’Aosta e Piemonte ed è gestito dall’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso, con sede a Torino. Dal lato francese confina con il Parco nazionale della Vanoise. Si estende per una superficie di 71.043,79 ettari, su un terreno prevalentemente montuoso.

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I Castelli della zona

Castello di Masino

Il castello di Masino, a Caravino, per dieci secoli fu la residenza principale dei conti Valperga, antica famiglia del Canavese. Fino al Rinascimento venne difeso da alte mura e imponenti torri di guardia, poi abbattute per far posto a monumentali e splendidi giardini di fattezze romantiche e tipiche dell’Italia aristocratica. L’intero edificio è letteralmente ricoperto da affreschi, mobili di raffinatissima fattura e sede d’un museo di carrozze settecentesche davvero straordinario. Attualmente il castello è gestito dal Fondo Ambiente Italiano ed è inserito nel circuito dei castelli del Canavese.

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Castello di Agliè

Il Castello ducale di Agliè è un’ imponente costruzione nel comune di Agliè, in provincia di Torino. L’edificazione del suo nucleo centrale, del quale sono tuttora identificabili le tracce, è iniziata nel XII secolo per conto della famiglia comitale dei San Martino, originari del Canavese. Nel 1939 lo Stato acquistò dalla Casa Reale il castello che venne adibito a museo. Negli anni ottanta è stato oggetto di un ulteriore restauro. Attualmente è stato sottoposto ad importanti lavori di consolidamento statico e restauro che impedivano la visita a buona parte delle sale. Fa parte del circuito dei castelli del Canavese.

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Castello San Giorgio

Il castello di San Giorgio Canavese presidiava con scopi difensivi già nel X secolo il castrum locale. Solo nel XII secolo fu ricostruito sotto forma di insieme di edifici dai conti di Biandrate. Il castello è composto da due distinte parti, collegate da un ponte sopraelevato in muratura: Il castello vero e proprio, costituito da edifici costruiti fra il XIII ed il XIV secolo e rimaneggiati nel ‘700 in occasione di un importante evento per la famiglia Biandrate, e Il Castel Vecchio, la parte più antica del complesso, risalente al 1100. Questa parte, in seguito ai rifacimenti settecenteschi, venne riutilizzata come stalla e fienile. Attualmente un attento restauro ha restituito l’aspetto altomedioevale, riscoprendo tutte le finestre gotiche che erano state murate, i soffitti a cassettoni in legno e gli elementi decorativi in cotto. Un parco ed un elegante giardino all’italiana – realizzato nel XVII secolo – fanno da contorno al maniero.

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